Innamorarsi delle Barbie da adulta? Possibile: ce lo racconta Assunta

Solo poco tempo fa vi abbiamo raccontato la storia di Laura, un’insegnante bresciana che da piccola si è innamorata delle Barbie per non lasciarle mai più. Quella della collezione di Barbie è una passione molto diffusa, e a spiegarcela è questa volta Assunta, che invece al mondo delle Barbie si è avvicinata in età adulta. Leggiamo la sua esperienza.

Ciao Assunta, abbiamo saputo della tua passione per le Barbie: quando hai iniziato a collezionarle e in quale circostanza?

La mia passione per le Barbie è nata un po’ per caso, da adulta, durante una torrida giornata di agosto del 2013. Mi trovavo in un negozio di giocattoli, per puro caso, e rimasi molto colpita da un modello di Barbie che richiamava in qualche modo una saga cinematografica di cui sono fan sin da bambina, Indiana Jones. La bambola era “I can be Paleontologyst Barbie doll”: proprio lei è stata la capostipite della mia collezione di Barbie.

Da bambina ho giocato con molte Barbie, ma non sono mai state tra i miei giocattoli preferiti. Tuttavia ricordo molto bene che, agli inizi degli anni 90, quando mi affacciavo nel periodo dell’adolescenza, nei negozi si cominciavano a vedere le prime Barbie Collector, cioè bambole pensate per acquirenti adulti o collezionisti. Ricordo in particolare la serie dedicata a Via Col Vento, le Barbie riproduzioni più o meno fedeli del mito Marylin Monroe, o le Great Eras. Questo nuovo genere di Barbie mi aveva colpito molto, anche se non abbastanza da rendermi una collezionista già a quel tempo.  

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Quante Barbie hai attualmente e c’è qualche modello a te particolarmente caro che desideri presentarci?

È molto difficile dire con esattezza il numero delle Barbie che possiedo. Un anno fa ero arrivata a possedere circa 300 pezzi. Le mie Barbie coprono un periodo che va dal 1964 al 2016. Di preferite ne ho diverse: in particolare amo molto la “Mermaid Gown Barbie Doll”(Robert Best), una Silkstone uscita nel 2013, che è stata anche la mia prima “Barbie importante”. Il Silkstone è un materiale brevettato dalla Mattel, il nome ne richiama le caratteristiche “liscio come la seta e duro come la pietra”. Amo molto questo tipo di bambole perché hanno il Facial Sculpt Nostalgic, che richiama quello utilizzato per il primo volto di Barbie (1958). La Mermaid Gown indossa un abito a sirena senza spalline, rosa pallido\nude in pura seta; il corpetto è arricchito di paillettes e perline, l’orlo dell’abito è ampio ed ha un motivo di balze increspate che ricordano le onde del mare; indossa lunghi guanti ed una stola in tulle. È davvero spettacolare! Nessuna foto riesce a catturare la reale bellezza di questa bambola. Un’altra bambola a me molto cara è il Japan Ken Doll 2010 (Linda Kyaw), della serie Dolls Of The World. Questo pezzo è molto importante perché, ad oggi, è l’unico Ken uscito per questa serie, nonostante venga prodotta da ben 36 anni. Indossa l’abito dei Samurai ed ha un viso creato appositamente per lui.

Ogni quanto arricchisci la tua collezione di Barbie e valuti solo pezzi nuovi o anche usati?

Attualmente compro anche sette, otto, dieci pezzi al mese, ma durante il primo periodo ne compravo molte di più. La mia collezione è divisa in:

  • Bambole NRFB, cioè bambole nuove mai aperte e nei loro box originali;
  • Mib, vale a dire bambole aperte e poi rimesse in box, in condizioni perfette;
  • Display doll, cioè bambole usate che qualche volta presentano lievi difetti, per cui non hanno un gran valore collezionistico, ma sono adatte all’esposizione.

Siccome da poco ho cominciato a collezionare anche Barbie del periodo “Vintage” (1959-1964), ho inserito a pieno titolo nella collezione “ufficiale” anche bambole usate, perché di questo periodo è quasi impossibile trovarle nuove. Al momento attendo l’arrivo di una Bubble Cut del 1962; una Swedish DOTW dell’82; una Haunted Beauty Ghost (2010 Bill Greening), primo pezzo della serie Haunted Beauty. In particolare attendo con impazienza quest’ultima perché è unica ed insolita: è un fantasma!!!  


Dove acquisti di solito le Barbie (online, mercatini etc)?

Purtroppo in Italia è difficile reperire nei negozi le Barbie da collezione, principalmente si trovano solo Barbie Pink Label, Black Label, oppure Barbie della serie Holiday (natalizie), quindi spesso acquisto da siti online, oppure da altri collezionisti, con cui talvolta effettuo scambi. Anche nei mercatini non è raro trovare trovare qualche pezzo interessante, infatti quasi tutte le mie Top Model fuori box provengono da mercatini e sono in ottimo stato.

Che emozioni ti dà il collezionare Barbie?

È difficile spiegare a parole l’emozione che si prova quando, dopo una lunga ricerca, finalmente puoi far tuo un pezzo a lungo desiderato. Ciò che maggiormente mi emoziona è il fatto che acquistare una Barbie comporti poi avere tra le mani anche un po’ della nostra storia. Barbie, infatti, non è solo un giocattolo, né l’algido “pezzo” di una collezione: è una bambola che ha saputo incarnare, dal 1959 ad oggi, lo stile di ogni decennio o epoca. Per esempio, avere tra le mani una Barbie del 1980 richiama alla memoria tutto ciò che ha caratterizzato quel periodo. Senza contare che è anche un po’ l’emblema del femminismo (quello sano), essendo l’immagine una donna in carriera sempre al passo con i tempi.

Come organizzi la collezione di Barbie all’interno della tua casa?

La nota dolente per ogni collezionista è lo spazio. Infatti non posso prenderne quante ne vorrei e spesso devo cederne alcune per fare spazio alle nuove arrivate. Le Barbie in box sono riposte su alcuni scaffali, sistemate come dei “libri”. Le Barbie senza box originale sono riposte e catalogate per periodo, in alcune scatole prese appositamente per loro. Le Display, quelle che compro appositamente per l’esposizione, sono su alcune mensole nella mia camera da letto. Comunque non è raro che una di loro fugga dalla mia camera per andare ad appollaiarsi in soggiorno o in qualche altra stanza della casa.